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La mancanza di dati genetici su COVID potrebbe rallentare la scoperta della prossima variante

27-04-2020 Laboratorio de bioseguridad nivel 2 de Ascires para Covid-19
COMUNIDAD VALENCIANA ESPAÑA EUROPA VALENCIA SALUD
ASCIRES SISTEMAS GENÓMICOS
Se la comunità scientifica ha imparato qualcosa sul SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la malattia COVID-19, è che il virus muta e si adatta per sopravvivere aumentando il suo contagio. Il suo codice genetico è cambiato lentamente man mano che si diffonde da persona a persona in tutto il mondo. Per la maggior parte di quel tempo, le mutazioni non sembravano significative in termini di pericolosità del virus. Alcune di queste mutazioni indeboliscono persino il virus.Tuttavia, sono apparse varianti che meritavano attenzione. Alcuni sono classificati come interessanti e altri preoccupanti a causa della loro maggiore trasmissibilità o possibilità di un aumento del numero di casi che richiedono il ricovero in ospedale o ridurre l’efficacia di vaccini e trattamenti.En muchos países, hay laboratorio de vigilancia genómica del coronavirus que rastrean su evoluciónPer rilevare questi cambiamenti, sono state create piattaforme internazionali che consentono la condivisione dei dati genetici scoperti sul coronavirus per rilevare nuove varianti che possono sorgere. Ma diversi scienziati hanno recentemente avvertito che le lacune nei dati sul genoma potrebbero ostacolare la ricerca della prossima variante di COVID. Il sequenziamento dei genomi SARS-CoV-2 ha aiutato i ricercatori a monitorare l’evoluzione del virus, ma molti paesi non condividono tutti i loro dati.Quello che succede è che molti paesi che sequenziano i genomi di SARS-CoV-2 ne condividono solo una parte in archivi pubblici e molte sequenze mancano di informazioni importanti, secondo un’analisi globale della sorveglianza genomica. Ma lo studio ha anche scoperto che, nonostante queste sfide, i paesi sono diventati più veloci nel condividere filmati nel corso della pandemia.A los investigadores les preocupa que las brechas en los datos puedan dificultar la detección de la próxima variante preocupante de COVID-19. (EFE/ Gustavo Amador/Archivo)
La condivisione aperta dei dati di sequenziamento del genoma da campioni di SARS-CoV-2 ha permesso ai ricercatori di tracciare come si evolve il virus ed è diventato un segno distintivo della pandemia. Ma i ricercatori temono che le lacune nei dati possano rendere difficile individuare la prossima variante preoccupante di COVID-19 e potrebbero ostacolare gli sforzi per rispondere rapidamente ad essa. In uno studio pubblicato su Nature Genetics questa settimana, i ricercatori hanno raccolto dati genomici caricati su archivi pubblici, incluso GISAID, tra l’inizio della pandemia e il 31 ottobre 2021, comprendenti circa 4,9 milioni di genomi provenienti da 169 paesi.Hanno confrontato queste sequenze con i rapporti ufficiali dei singoli paesi e hanno scoperto che su 62 paesi che hanno riportato questi dati, 23 (più di un terzo) erano aumentati meno del 50% delle loro sequenze delle varianti di interesse Alpha, Beta, Gamma e Delta. Circa un quarto dei paesi ha caricato meno del 25% delle proprie sequenze. «La mancanza di scambi è un problema globale. Non è solo una questione di paese ricco o povero «, ha detto il coautore Andrew Azman, epidemiologo delle malattie infettive presso la Johns Hopkins University di Baltimora, nel Maryland.Punire la trasparenzaAnalisis de muestras de SARS-COV2 en un laboratorio (EFE/Kai)
EFEGli autori suggeriscono diversi motivi per cui alcuni paesi potrebbero non condividere tutti i loro flussi in archivi pubblici. «Alcuni campioni potrebbero non essere stati sequenziati in primo luogo, perché ci sono modi per identificare varianti preoccupanti senza sequenziare l’intero genoma», afferma Azman. «E a seconda della tecnologia di sequenziamento utilizzata dai ricercatori, alcuni campioni probabilmente non erano di qualità sufficiente per il caricamento», ha affermato Cynthia Saloma, biologa molecolare presso la Diliman University of the Philippines a Quezon City.Ma è probabile che alcune delle sequenze non condivise vengano mantenute per motivi politici, comprese le ripercussioni di essere il primo paese a segnalare una nuova variante di preoccupazione. «La maggior parte dei paesi che condividono tali dati tendono a soffrirne», ha affermato Nnaemeka Ndodo, bioingegnere molecolare presso il Centro nigeriano per il controllo delle malattie di Abuja. Ad esempio, quando i ricercatori in Sudafrica e Botswana hanno allertato il mondo della variante Ómicron lo scorso novembre, un gran numero di paesi ha risposto chiudendo i propri confini alla regione.In alcuni paesi, i governi devono rivedere e approvare le sequenze prima di caricarle. I governi delle nazioni dipendenti dal turismo «potrebbero chiedere ai loro laboratori di non condividere i dati a causa dell’impatto che avranno», ha affermato Malavige. Ma Azman sostiene che la condivisione dei dati è solo una parte della storia. Alcuni paesi condividono una grande percentuale dei loro campioni, ma hanno sequenziato solo una manciata di genomi, dice.I ricercatori hanno scoperto che 87 paesi sequenziavano regolarmente campioni, ma 31 no, e il team non è riuscito a trovare informazioni sulle strategie di sorveglianza genomica per altri 76. A livello globale, non più del 4,5% dei casi confermati di COVID-19 sono stati sequenziati ogni settimana da settembre 2020 in poi, con ampie discrepanze tra le regioni, da un totale del 3,4% dei genomi sequenziati in Europa durante il periodo di studio allo 0,1% nel Mediterraneo orientale. Alcuni paesi, tra cui Norvegia, Regno Unito e Canada, hanno sequenziato almeno il 10% dei loro casi cumulativi.Las máquinas de secuenciación genética son importantes para aumentar la trazabilidad de las muestras (REUTERS/Sam Hodgson/File Photo)REUTERSDati sui datiLo studio ha anche valutato la qualità dei metadati caricati su GISAID da 169 paesi. È emerso che il 63% delle sequenze non includeva informazioni sull’età e sul sesso della persona da cui sono stati prelevati i campioni e oltre il 95% mancava di informazioni cliniche come la gravità dei sintomi e lo stato di vaccinazione della persona infetta. I paesi a reddito più elevato tendevano a fornire meno metadati rispetto alle regioni a basso reddito.I metadati sono particolarmente importanti quando emerge una nuova variante, per valutare chi è più a rischio, quanto funzioneranno i vaccini e i farmaci esistenti e le condizioni che avrebbero potuto portare alla loro comparsa, dicono i ricercatori.Anche in questo caso, potrebbero esserci molte ragioni per le lacune nelle informazioni, come le preoccupazioni sulla privacy dei dati, e che la raccolta dei metadati non può tenere il passo con i campioni in sequenza. A volte, un campione potrebbe mancare di metadati ma proviene da una provincia remota, quindi è troppo prezioso per non condividerlo, ha affermato Nino Susanto, un bioingegnere che gestisce il laboratorio di test COVID-19 GSI Lab a Jakarta.Nonostante le sfide nella condivisione dei dati, lo studio ha anche scoperto che i paesi sono diventati più veloci nel condividere le sequenze durante la pandemia. Nel 2020, i ricercatori nella maggior parte dei paesi hanno impiegato in media quasi tre mesi per raccogliere, sequenziare e caricare dati genomici in archivi pubblici (vedere Accelerazione). Tuttavia, questo è stato ridotto a 20 giorni quando è emersa la variante Delta nel 2021.CONTINUA A LEGGERE:La nebbia mentale post-COVID è simile a quella subita dalle persone con Alzheimer, afferma lo studioL’OMS ha affermato che la variante Ómicron del coronavirus è un rischio molto alto per il mondoCOVID-19: la nuova variante rilevata in Sudafrica mostra un «grande balzo nell’evoluzione» del virus

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El obispo Onésimo Cepeda fue intubado por COVID-19

Onesimo Cepeda fue intubado por complicaciones respiratorias tras contagiarse de Covid-19
(FOTO: JUAN PABLO ZAMORA /CUARTOSCURO.COM)Onésimo Cepeda Silva, obispo emérito de Ecatepec, fue intubado debido a las secuelas de su contagio de COVID-19.Desde el pasado viernes 7 de enero el obispo fue hospitalizado de emergencia por un delicado cuadro de neumonía que presentó tras infectarse de Sars-CoV-2.Óscar Roberto Domínguez Couttolen, actual obispo de Ecatepec, fue quien dio a conocer los pormenores de la salud del sacerdote a través de una carta.Cepeda Silva fue internado en el hospital Mons, en donde se reportó que, a pesar de estar intubado y conectado a un respirador artificial, su salud se mantiene estable.Tanto el actual obispo de Ecatepec como Ramón Castro Castro, secretario general de la Conferencia de Episcopado (CEM) pidieron a sacerdotes y público en general unirse en oración por la salud del líder religioso jubilado.“Unámonos en oraciones por él y por todos los que sufren esta enfermedad, por sus familias, esperando que tengan pronta recuperación. Pidamos la intercesión de nuestra señora de Guadalupe, salud de los enfermos, por la salud y fortaleza de nuestro obispo emérito”, escribió Roberto Domínguez, actual obispo de Ecatepec. *Información en desarrollo

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COVID-19: Sigue el caos en el AICM por cancelación y retrasos de vuelos de Aeromexico

Foto: REUTERS/Edgard GarridoPor tercer día consecutivo, este sábado sigue el caos en el Aeropuerto Internacional de la Ciudad de México (AICM) debido a las largas filas de usuarios que han sufrido la cancelación o el retraso de sus vuelos.Desde el jueves 6 de enero, cientos de personas que viajaban por Aeromexico, se encontraron con la sorpresa de que no podían tomar sus vuelos ante la cancelación de vuelos de esa aerolínea, debido al contagio masivo de COVID-19 en el personal operativo. Pero la situación se tornó caótica el viernes 7 de enero y este sábado 8.A través de redes sociales varios usuarios denunciaron que, debido a la cancelación inesperada de más de 60 vuelos de Aeroméxico luego de que 87 pilotos dieron positivo a COVID-19, cientos de personas se vieron afectadas.Usuarios en redes sociales denunciaron horas de espera sin que Aeromexico respondiera a sus vuelos cancelados. (Foto: Twitter @kikeaguilar)Las denuncias coincidían en que, sin previo aviso, varios vuelos fueron cancelados, y al tratar de llamar a los call centers de la aerolínea para aclarar la situación, nadie contestaba ni se hacía responsable. “Pésimo servicio de @Aeromexico , no avisan nada, cancelan vuelos , no reembolsan nada. @Profeco”, expuso el usuario @eduardodagdug15.De acuerdo con un comunicado emitido por la Asociación Sindical de sobrecargos de Aviación de México (ASSA), la cancelación de los vuelos se debió a que 140 trabajadores de Aeromexico resultaron contagiados de COVID-19, además de que 65 más que fueron suspendidos por falta de documentos de vuelo vigentes, lo que implica más de un 10% del personal imposibilitando para llevar a cabo sus operaciones.“Las aerolíneas a nivel mundial han cancelado 22 mil vuelos desde la víspera de navidad por contagios de la variante ómicron de sus tripulantes, aunado a efectos climáticos. Aeromexico no es la excepción, al día de hoy 140 compañeros están bajados de vuelo por contagio de COVID-19, aunado a 65 compañeros que están suspendidos por falta de documentos de vuelo vigentes. En comparación con planta activa en la última nómina, implica el 10.38%, derivando lo anterior en cancelación de vuelos y afectación en la operación”, explicó ASSA en su comunicado.Todas las mañanas en tu correo: suscríbete al newsletter de Infobae México Imagen de archivo/ REUTERS/Luis CortésEn tanto, la Asociación Sindical de Pilotos Aviadores de México (ASPA) informó que 83 pilotos de Aeromexico y su filial Connect y cuatro de Aeromar han dado positivo a covid-19“El piloto que da positivo a COVID-19 debe aislarse, pero también el resto de la tripulación del vuelo hasta que se descarta o confirma la enfermedad”, detalló.Por su parte y también a través de un comunicado fechado el 7 de enero, Aeromexico resaltó que la nueva ola de contagios de COVID-19 ha impactado la aviación mundial provocando afectaciones en algunos vuelos y actualmente se encuentra “aplicando protocolos de seguimiento a diversos colaboradores, incluyendo las tripulaciones, lo que ha implicado la realización de ajustes en las operaciones planeadas.“Enfocamos esfuerzos en minimizar el impacto y trabajamos en atender de la mejor manera posible a los clientes que hayan tenido modificaciones en sus planes de viaje, para llevarlos a su destino con la mayor seguridad y en el menor tiempo posible”, señaló.De acuerdo con un comunicado de Aeromexico, la aerolíneas realiza todos sus esfuerzos para minimizar las afectaciones a sus clientes. (Foto: @Aeromexico)La aerolínea insistió en que la demora o cancelación de vuelos “no es una decisión que tomemos a la ligera y siempre es el último recurso”, destacó.De acuerdo con el reporte técnico de la Secretaría de Salud con corte del 7 de enero, se registraron 28 mil 23 nuevos contagios y 168 muertes por COVID-19.Con estas cifras, México alcanzó las 300 mil 101 defunciones desde que inició la emergencia sanitaria. En cuanto a los contagios, se han confirmado 4 millones 083 mil 118 casos totales acumulados.Respecto al número de casos activos en el país se estiman 128 mil 929, es decir, se trata de personas que comenzaron a presentar síntomas en los últimos 14 días (del 25 de diciembre al 07 de enero del 2022).La semana epidemiológica 51 reportó un incremento de 77 puntos porcentuales en el número de casos estimados de COVID-19, en comparación con la semana anterior. En los últimos 14 días, 103 mil 806 personas presentaron signos y síntomas, por lo que se consideran casos activos con coronavirus.Foto: REUTERS/Edgard GarridoPese a que el gobierno federal insiste en negar que el país se encuentra enfrentando la cuarta ola de contagios por COVID-19, las mismas autoridades sanitarias decidieron cambiar de color del semáforo epidemiológico en varios estados del país, ante el aumento de casos.El mapa COVID de México presentado por la Secretaría de Salud (SSa) que abarcará del 10 al 23 de enero de 2022, tres entidades retrocedieron a semáforo naranja, 10 en amarillo y 19 en verde.En color naranja (uno antes del rojo) se encuentran Baja California Sur, Tamaulipas y en Chihuahua. Hasta la semana pasada, Baja California Sur y Tamaulipas estaban en color verde, mientras que Chihuahua se encontraba en amarillo.SEGUIR LEYENDO:Aerolíneas deben avisar a sus clientes sobre la cancelación de sus vuelos 24 horas antes: ProfecoAlcaldía Miguel Hidalgo cobrará pruebas para detectar COVID-19 en 200 pesosCon el “tsunami” de Ómicron, ¿todo el mundo tendrá COVID-19?

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COVID-19: Perú registra 1,932 nuevos casos positivos y 3,199 hospitalizados en las últimas 24 horas

COVID-19: Perú registra 1,932 nuevos casos positivos y 3,199 hospitalizados en las últimas 24 horas. (Foto:Captura Minsa)Situación de Perú frente al COVID-19. En el último reporte emitido por el Ministerio de Salud (Minsa) se observó que durante las últimas 24 horas aparecieron 1,932 nuevos casos positivos con el nuevo coronavirus.En cuanto al caso de pacientes fallecidos, el Minsa informó que debido a un problema con el servidor no se ha podido incluir la cantidad de fallecidos en las últimas horas.ESTA ES LA CANTIDAD DE POSITIVOS EN PERÚEs importante mencionar que desde el inicio de la pandemia, la OMS recomendó realizar pruebas de descarte de SARS-CoV-2, para así tener un panorama y control sobre el virus COVID-19. Perú lo hizo y desde que empezó la pandemia hasta el 28 de diciembre se procesaron 21 millones 656,119 muestras, de las cuales se obtuvo el siguiente resultado: los casos positivos sumaron en total 2 millones 287,494 y los casos negativos 19 millones 368,625.Respecto a la última toma de pruebas de descarte que fue el último martes se realizaron 64,301 pruebas y 1,932 resultaron ser positivas.Cabe resaltar una vez más que estos datos tienen como fecha de inicio el 6 de marzo y como fecha final 28 de diciembre. El gobierno peruano seguirá realizando más pruebas a fin de continuar mapeando el panorama actual del virus en el pais.PERSONAS HOSPITALIZADAS Y DADOS DE ALTAOtro dato importante es el de los pacientes hospitalizados y hasta el último martes se encontró a 3,199 personas internadas por la enfermedad en mención. De ese total 902 hospitalizados se encuentran en la Unidad de Cuidados Intensivos (UCI) con ventilación mecánica.La cantidad de personas que superaron la enfermedad es alentadora, pues del total de casos positivos 2 millones 270,349 personas lograron vencer a la enfermedad y fueron dados de alta o cumplieron con el periodo de aislamiento indicado.Durante el 28 de diciembre 89 personas en total recibieron el alta medica.Por último, el Minsa lamentó brindar la cifra que ha enlutado a todo el pais y se trata de todos los fallecidos por COVID-19 que registró el Perú que desde el inicio de la pandemia y son 202,584 muertos a causa del nuevo coronavirus.DATO: El primer fallecido en Perú se dio a conocer el 19 de marzo del 2020 y se trataba de un hombre de 78 años de edad que tenía enfermedades preexistentes como hipertensión arterial.Sala situacional COVID-19 hasta el 28 de diciembre en Perú. (Foto:Captura Minsa)AUMENTO DE VARIANTE ÓMICRON EN PERÚEl número de contagios de la variante ómicron en el Perú sigue avanzando. El ministro de Salud, Hernando Cevallos confirmó que hasta el momento se han reportado 116 casos con esta nueva cepa del COVID-19.De este total de contagios, 112 son de Lima y Callao, 3 en Sullana y 1 en Chimbote. Sin embargo, Cevallos alertó que en la capital y el Primer Puerto, el 17% de los casos que se están presentando ahora y están siendo estudiados podrían ser sospechosos de ser ómicron.“Sigue en ascenso la cantidad de casos que tenemos en este momento, pero de manera moderada, por ello hay que tener extremo cuidado durante estas fiestas por la socialización que hay y eso hace que los contagios se disparen”, recalcó el titular de salud.Aunque el ministro Cevallos indicó que los contagios con estas variante no es acelerado, pidió a la población a mantener el cuidado respectivo para no contagiarse y evitar que el ómicron se propague a otras regiones y se vuelva incontrolable.Pese a la aparición de los casos de ómicron, la variante predominante del coronavirus en Perú es la Delta, responsable de la mayoría de casos positivos en el pais.SEGUIR LEYENDOCOVID-19 en Perú: ómicron provoca aumento de casos positivos en 9 distritos de LimaÚltimo VacunaFest del año: Todo sobre las 37 horas interrumpidas de vacunación este 29 y 30 de diciembreLa OPS determinó que los casos de COVID-19 aumentaron un 50% durante la última semana en las Américas

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Coronavirus en México al 20 de diciembre: suman 297 mil 916 muertes y el país roza ya los 4 millones de contagios

Se acumularon 3,934,102 contagios y 297,916 defunciones (Foto: EFE/Madla Hartz)La Secretaría de Salud (SSa), a través del comunicado técnico diario, informó que este lunes 20 de diciembre se registraron 59 muertes y 716 nuevos casos de COVID-19 en el país.Con tales cifras se acumularon 3,934,102 contagios y 297,916 defunciones causadas por el SARS-CoV-2 a nivel nacional. Aunado a lo anterior, se reportaron 574,279 casos sospechosos, 7,668,682 negativos, 15,420 activos estimados y 12,177,063 personas estudiadas desde que comenzó la contingencia sanitaria.De acuerdo con los datos demográficos de la epidemia, los casos confirmados muestran predominio en mujeres con el 50.2 por ciento. En tanto, la mediana de edad general es de 39 años.También señaló que Baja California Sur y Baja California son las entidades con mayor número de casos activos estimados (con fecha de inicio de los últimos 14 días por el índice de positividad, por entidad y semana epidemiológica). A nivel nacional se calculan 14,724 contagios de este tipo.Sumaron 574,279 casos sospechosos de COVID-19 en México desde que inició la pandemia (Foto: SSa)Desde marzo de 2020, la administración federal ha registrado el total de contagios por lugar de residencia, con lo cual la Ciudad de México ha reportado 991,460; el Estado de México 381,317; Nuevo León 208,468; Guanajuato 200,672; Jalisco 164,914; Tabasco 144,058; Puebla 126,187; Veracruz 124,483; Sonora 121,782; y San Luis Potosí ha presentado 106,843.Respecto a la hospitalización, en las últimas 24 horas, la ocupación de camas generales disminuyó un punto respecto con las cifras del día anterior, estableciéndose en 15%; mientras que la demanda de camas con ventilador en unidades de cuidados intensivos también disminuyó un punto para colocarse en 11% a nivel nacional.Asimismo, se informó que en las últimas cinco semanas se registró mayor número de contagios en personas en el rango de edad de 18 a 29 años, colocándose como el grupo más propenso a contraer el virus, seguido del sector de 30 a 39 años y los de 40 a 49 años.La CDMX sigue encabezando la lista de casos confirmados acumulados del SARS-CoV-2 (Foto: SSa)Por otro lado, en la distribución por sexo y edad de las defunciones causadas por COVID-19, se observó un predominio del 62% en hombres. El promedio de edad de los decesos por coronavirus es de 64 años.En este rubro, la Ciudad de México se ubica a la cabeza con 52,754 fallecimientos, después se encuentran el Estado de México (32,949), Jalisco (17,564), Puebla (15,713), Veracruz (14,758), Nuevo León (13,786), Guanajuato (13,216), Baja California (10,678), Sonora (9,086) y Sinaloa (8,973). El conjunto de las entidades mencionadas representan el 64.4% de las defunciones en el país.Hasta el día de hoy se han registrado 13,552 muertes sospechosas por coronavirus en el país (Foto: SSa)Aunado a esto, la última actualización del semáforo epidemiológico COVID-19, del 13 al 26 de diciembre, indica que, por octava actualización consecutiva, ninguna entidad se encuentra en color rojo, por segunda vez ningún estado está en color naranja, mientras que cinco permanecen en amarillo y 27 en verde.Semáforo amarillo: Aguascalientes, Baja California, Chihuahua, Durango y Sonora.Semáforo verde: Baja California Sur, Campeche, Chiapas, Ciudad de México, Coahuila, Colima, Estado de México, Guanajuato, Guerrero, Hidalgo, Jalisco, Michoacán, Morelos, Nayarit, Nuevo León, Oaxaca, Puebla, Querétaro, Quintana Roo, San Luis Potosí, Sinaloa, Tabasco, Tamaulipas, Tlaxcala, Veracruz, Yucatán y Zacatecas.Finalmente, la SSa también publicó los contagios confirmados de coronavirus alrededor del mundo. La Organización Mundial de la Salud (OMS) informó que hasta este lunes 20 de diciembre sumaron 273,900,334 casos. Además, la tasa de letalidad global se ubicó en 2%, puesto que la pandemia ha causado la muerte de 5,351,812 personas.El continente americano encabeza la distribución de contagios, seguido de Europa, de acuerdo a la OMS (Foto: SSa)Avance de la estrategia de la vacunación en MéxicoAl término de este 20 de diciembre, en el marco de la jornada de vacunación, la SSa comunicó que se aplicaron 375,454 vacunas contra el COVID-19, sumando un total de 141,722,544 dosis suministradas desde el 24 de diciembre del 2020.De igual forma, se reportó que 81,810,589 personas han sido inmunizadas con al menos una dosis, lo cual representa el 87% de la población mayor de 18 años. De dicha cifra, 66,740,075, es decir, el 81%, cuentan con el esquema completo; mientras que 15,070,514, el 19%, tiene medio esquema.La dependencia también informó que se continúa la vacunación contra COVID-19 para personas rezagadas y mujeres embarazadas a partir de 18 años. También avanza la inoculación para jóvenes de entre 15 y 17 años y la aplicación de una tercera dosis para personas mayores de 60 años.SEGUIR LEYENDO:AMLO reprobó suspensión del INE a la consulta para revocación de mandato: “Obstaculiza la democracia”Juguetes, electrodomésticos, rifas de autos y música de banda: las imágenes de una posible posada de los ChapitosMéxico condecoró con la medalla del Águila Azteca a Jean-Yves Le Drian, ministro de Relaciones Exteriores de Francia

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Coronavirus en México al 19 de diciembre: se registraron 841 contagios y 23 muertes en el último día

Gente camina por un área comercial en medio de un brote de coronavirus en Ciudad de México, México. 4 de agosto, 2021. REUTERS/Gustavo GrafLa Secretaría de Salud (SSa), a través de su Informe Técnico Diario, dio a conocer las cifras actualizadas del avance sobre la pandemia de COVID-19 en México. De este modo y hasta el corte de las 17:00 horas del día de este domingo, se reportaron 3,933,386 casos totales y 297,858 defunciones acumuladas desde que inició la emergencia sanitaria en el país.Con estos datos, en las últimas 24 horas se sumaron a las estadísticas 841 contagios y 23 fallecimientos causados por la enfermedad de coronavirus. Asimismo, en el comunicado enviado por la dependencia federal se precisó que, hasta este 19 de diciembre se reportaron 574,870 casos sospechosos; 7,665,107 casos negativos y 16,557 casos activos confirmados.El rubro mencionado previamente corresponde a los contagios que iniciaron con síntomas en los últimos 14 días (6 de diciembre al 19 de diciembre) y que permiten a las autoridades sanitarias identificar las zonas con mayor actividad viral y riesgo de contagio de COVID-19.Según datos de la SSa, la CDMX, el Edomex y Nuevo León son las entidades federativas con más casos registrados de COVID-19 desde que inició la pandemia (Foto: SSa)Al respecto, los estados que actualmente concentran el mayor número de casos activos en el territorio nacional son: , Baja California (2,621); Ciudad de México (2,304); Guanajuato (1,577); Chihuahua (1,590); Sonora (1219); Coahuila (994) y el Estado de México, con 871 casos. En contraparte, los estados con menor número de casos de este tipo son: Campeche (14); Chiapas (21); Colima (32) y Tlaxcala, con un registro de 33 contagios.Desde marzo del 2020, la Secretaría ha contabilizado el acumulado de contagios por lugar de residencia. En este sentido, los estados con el mayor número de contagios acumulados son las siguientes: Ciudad de México (991,301); Estado de México (381,286); Nuevo León (208,451); Guanajuato (200,612); Jalisco (164,906); Puebla (126,180); Veracruz (124,482); Sonora (121,719); y San Luis Potosí (106,833). En conjunto, estas 10 entidades representan dos tercios o el 66% del total de contagios a nivel nacional.En cuanto a los fallecimientos registrados por COVID-19, en el Informe Técnico Diario se enfatizó que el promedio de decesos causados por coronavirus es de 64 años. De acuerdo con las últimas cifras reportadas, los estados de la República con mayor número de decesos son: Ciudad de México (52,748); Estado de México (32,947); Jalisco (17,563); Puebla (15,713); Veracruz (14,758) y Nuevo León (13,780).En las últimas 24 horas, la ocupación de camas generales y de camas con ventilador mecánico tuvieron una reducción de un punto porcentual quedando en 15% en camas generales y 11% en camas con ventilador. La SSa reiteró la importancia de reforzar las medidas básicas de prevención, entre ellas la sana distancia, lavado frecuente de manos con agua y jabón o aplicación de alcohol gel al 70%, así como uso correcto de cubrebocas y la ventilación en espacios cerrados. Según la SSa, , 81.8 millones de personas han sido inmunizadas con al menos una dosis contra COVID-19 (Foto: Karina Hernández / Infobae)Avance en la Estrategia Nacional de VacunaciónDesde el inicio de la Estrategia Nacional de Vacunación y hasta el pasado18 de diciembre, 81,810,589 personas han sido inmunizadas con al menos una dosis contra COVID-19, reporta el Informe Técnico Diario. De ese total, 66.7 millones han completado el esquema de vacunación; en tanto que 15,070,514 cuentan con una dosis, mientras se cumple el lapso requerido para recibir la segunda aplicación.Con corte a las 21:00 horas del pasado18 de diciembre se aplicaron 375,454 dosis, para un acumulado de 141,722,544 vacunas suministradas en las 32 entidades federativas de la República Mexicana. Actualmente el Gobierno de México está aplicando terceras dosis de refuerzo COVID a los adultos mayores de 60 años; sin embargo, el periodo vacacional de diciembre también inició, por lo que las personas de la tercera edad que aún no se aplican su refuerzo ya se cuestionan qué pasara con su dosis.En este sentido, las autoridades federales anunciaron que suspenderá la vacunación contra COVID-19 durante seis días con motivo de las festividades decembrinas. Los días en los que no se aplicará el antígeno en la capital del país serán el 23, 24 y 25 de diciembre, así como el 30 y 31 de diciembre y el 1 de enero del 2022.SEGUIR LEYENDO: Mario Delgado exhortó al grupo parlamentario de Morena a realizar un juicio político contra consejeros del INEEbrard criticó al INE por revocación de mandato: “Busca evitar que se confirme la alta aprobación de AMLO”La senadora Martha Guerrero fue víctima de un ataque armado en EdoMex; se reportó ilesa

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De Alfa a Ómicron: lo que nos ha enseñado la llegada de las variantes de coronavirus a México

El primer caso notificado de la variante Ómicron ocurrió el 24 de noviembre, de acuerdo con el reporte de la OMS, luego de recoger la prueba el 9 de noviembre. (Foto: EFE/ Carlos Ramírez)Este viernes trascendió el anuncio de la Organización Mundial de la Salud (OMS) de que la variante B.1.1.529 del SARS-CoV-2, detectada en Sudáfrica fue cataloga como “preocupante” y le nombraron Ómicron, por lo que se convirtió en la quinta variante de preocupación junto con junto con Alfa, Beta, Gama y Delta.En este contexto, el primer caso notificado de la variante Ómicron ocurrió el 24 de noviembre, de acuerdo con el reporte de la OMS, luego de recoger la prueba el 9 de noviembre.Por su parte, Laurie Ann Ximénez-Fyvie, doctora en Ciencias Médicas por la Universidad de Harvard publicó un hilo en Twitter en el que explicó la importancia de la rápida identificación de la variante por parte del virólogo Tom Peacock.Laurie Ann Ximénez-Fyvie destacó haber identificado de forma rápida a la variante Omicron. (Imagen: Twitter/ @lximenezfyvie)“Dieron a conocer la información sobre la aparición de la variante Ómicron tan rápidamente, que han permitido que el mundo pueda prepararse y tomar acciones antes de que la situación global se complique”De igual forma, destacó que Ómicron tiene 32 variantes, más que las descritas hasta ahora, en otras variantes, pero es una cifra que podría superarse. Asimismo, puntualizó que importa menos la cantidad que el efecto de las mutaciones.La doctora aseguró que lo que se sabe hasta el momento sobre Omicron está basado en análisis genéticos y mutacionales, y no de evidencias de casos reales. (Imagen: Twitter/ @lximenezfyvie)Variantes de COVID-19 en MéxicoActualmente existen tres clasificaciones de la OMS de la Salud sobre las variantes:• Variantes de preocupación (VOC por sus siglas en inglés)• Variantes de interés (VOI por sus siglas en inglés)• Variantes con alerta de vigilancia reforzada (VVR)Variantes de preocupación:Alfa: Se identificó por primera vez en septiembre de 2020, fue conocida originalmente como B.1.1.7 y se ubicó en el condado de Kent, en el Reino Unido.Beta: Fue vista por primera vez en Sudáfrica, esta variante tiene la mutación E484K, relacionada con el escape inmunológico, y la mutación N501Y, que se sospecha ayuda a que otras variantes sean más contagiosasOtras variantes de interés son las: eta, iota y kappa. (Foto: EFE/Cristobal Herrera-Ulashkevich)Gama: Esta variante fue identificada inicialmente en Brasil y nombrada como P.1, asimismo, tiene las mutaciones E484K y N501Y. El primer caso en México se detectó en marzo de 2021.Delta: Se identificó por primera vez en India en abril 2021, en los últimos meses se ha convertido rápidamente en dominante en muchos países, se considera la variante más transmisibleEl 2 de mayo de 2021 fue detectado en la ciudad de San Luis Potosí, el primer caso de la variante Delta de Covid-19 en México.Ómicron: Se han identificado casos en Sudáfrica, Botswana, Hong Kong, Israel y Bélgica. De acuerdo con los primeros estudios realizados, Ómicron “tiene un gran número de mutaciones, algunas de las cuales son preocupantes”, en especial por el alto riesgo de reinfección en comparación con otras variantes, según dijo el comunicado publicado por la OMS.Variantes de interésMu: Fue vista por primera vez en Colombia a inicios de 2021, lleva varias mutaciones clave, como E484K, N501Y y D614G, que se han relacionado con una mayor transmisibilidad y una menor protección inmunitaria.La variante Lambda se identificó por primera vez en Perú en diciembre de 2020 y también se le conoce como C.37
De acuerdo con la OMS, esta variante tiene presencia en 40 países regiones y continúa siendo la variante predominante en Perú, sin embargo, no hay indicios de que pueda volverse dominante. (Foto: EFE/Jorge Núñez)En abril de 2021 se lograron detectar siete pruebas positivas de COVID con esta variante en México.Lambda: Se identificó por primera vez en Perú en diciembre de 2020 y también se le conoce como C.37De acuerdo con la OMS, esta variante tiene presencia en 40 países regiones y continúa siendo la variante predominante en Perú, sin embargo, no hay indicios de que pueda volverse dominante.Llegó a México el 19 agosto de este año, fue la Secretaría de Salud y Bienestar Social de Colima quien dio aviso del primer caso en el país.Otras variantes de interés son las: eta, iota y kappa.SEGUIR LEYENDO:Sudáfrica detectó una nueva variante del coronavirus con múltiples mutacionesSputnik V: Sudáfrica y Namibia suspendieron su uso hasta evaluar riesgos en poblaciones con altos índices de VIHCOVID-19: cuánto tardaría en llegar Ómicron a México comparada con otras variantes

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En las víspera de la cuarta ola de COVID-19, UNAM realizó primeros exámenes de Titulación

La UNAM aplicó de manera presencial los primeros exámenes profesionales (Foto: Cuartoscuro)A poco más de año y medio de permanecer cerrada para actividades escolares, la Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) prepara el reinicio del método escolarizado presencial, esto por el seguimiento a las medidas sanitarias establecidas para combatir al COVID-19.Y es que este fin de semana se dio a conocer que una alumna de la Facultad de Arquitectura (FA) pudo realizar de manera presencial su examen de titulación, donde defendió sus respectiva tesis ante un jurado selecto dedicado a poner en tela de juicio la investigación que realizó durante las tres olas del nuevo coronavirus en México.Michelle Balderrama, estudiante de la UNAM, se dedicó 20 meses a investigar y elaborar su proyecto de tesis para obtener el grado de licenciatura en la FA.La UNAM aplicó de manera presencial la entrega de diplomas y examen profesional a 11 alumnos (Foto: Cortesía UNAM)“El trabajo a distancia fue complicado, pero la dedicación y el compromiso con la FA y la Universidad hizo posible terminarlo”Por su cuenta, en ceremonia presencial de titulación colectiva, 10 alumnos de la Facultad de Ingeniería (FI) obtuvieron el grado académico de licenciatura, a través de la modalidad terminal de diplomado en línea, quienes rindieron el juramento profesional que los comprometió con la Universidad y la nación.Balderrama Silva compartió la responsabilidad que sentía: “Estoy muy agradecida de haber podido hacer esto de manera presencial, porque poco a poco vamos a ir retomando nuestras actividades como las conocíamos antes”.A la aplicación del examen acudieron familiares de la próxima arquitecta, mismos que tuvieron que atender las medidas sanitarias establecidas por la máxima casa de estudios para prevenir brotes nuevos de SARS-CoV-2.La UNAM regresó a una actividad de manera presencial en la víspera de una posible cuarta ola de COVID- 19 (Foto: Cortesía UNAM)La universitaria obtuvo la aprobación del jurado y un Diploma al Mérito, por la calidad de su trabajo recepcional que propone la creación del “Museo Multisensorial de Arquitectura”, en la esquina de Eje Central Lázaro Cárdenas y avenida Hidalgo, en el Centro Histórico de la Ciudad de México.“En Arquitectura estábamos muy habituados a la enseñanza presencial en donde se podían dibujar planos, rayar sobre ellos, utilizar colores y distintas técnicas, entonces pasar de una manera presencial, a una virtual, sí arrojó muchos retos”, refirió la joven estudiante.Eduardo Vicente Navarro Guerrero, presidente del jurado, acompañado por Manuel Hernández Contreras y Enrique Gándara Cabada, expresó que el protocolo representó un momento significativo para la Universidad Nacional, al formalizar y avalar a una profesional, así como refrendar que de manera presencial, la UNAM continúa con sus actividades sustantivas.Por su cuenta, Elda Corella, de Ingeniería en Computación, así como Laura Olvera, de Ingeniería Eléctrica Electrónica, son parte del grupo de los 10 recién titulados y coincidieron en señalar que cada vez hay más mujeres profesionales en estas disciplinas.La UNAM aplicó de manera presencial la entrega de diplomas y examen profesional a una futura arquitecta y 10 ingenieros (Foto: Cortesía UNAM)“Somos muy capaces de lograr cosas y le damos una nueva visión a lo que nosotras realizamos dentro de la Ingeniería. No hay manera de comparar la parte virtual con la presencial, estar frente a frente, con profesores, comunidad, y familiares. Quizá durante la pandemia la presión y las tareas acumuladas que fueron más que de manera presencial, fue uno de los retos”, manifestó Corella Pérez.Acompañada por familiares, Olvera Medina agradeció el apoyo brindado, y recordó que desde su infancia gustaba de las matemáticas, por lo que decidió ejercerlas de modo más creativo a través de la Ingeniería.“Es una de las carreras que brinda muchos beneficios a la sociedad. Y ya no es tan atípico que las mujeres se dediquen a la Ingeniería; cuando ingresé habíamos menos, pero poco a poco hemos ido cambiando esa mentalidad de que una ingeniería pueda ser solo ejercida por varones, conozco muchas ingenieras que pueden ser mejores”, concluyó.SEGUIR LEYENDO:Coronavirus en México al 21 de noviembre: 1,225 contagios y 99 muertes en el último díaCoronavirus en México: Jorge Alcocer reconoció que hay “pequeños indicios de una cuarta ola”“¿Qué pasó Ciro?”: Vicente Fox tundió Gómez Leyva por hablar bien de AMLO

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Coronavirus en México al 12 de noviembre: 242 muertes y 3,353 contagios en las últimas 24 horas

Personas con cubrebocas caminan por las calles del Centro Histórico hoy, de la Ciudad de México (México). EFE/Carlos Ramírez
A través del comunicado técnico diario publicado en el portal de la Secretaría de Salud (SSa), se informó este viernes 12 de noviembre que se registraron 242 muertes y 3,353 contagios nuevos de COVID-19 en el país durante las últimas 24 horas.Con las cifras actualizadas se acumularon 3,841,661 contagios y 290,872 defunciones totales causadas por el SARS-CoV-2 dentro del territorio mexicano. A estos datos se le añaden 550,873 casos sospechosos; 7,176,276 resultados negativos; 22,874 casos activos y un total de 11,568,810 personas notificadas de su condición desde que comenzó la pandemia.En concordancia con los datos demográficos de la epidemia actualizados, los casos confirmados mantienen el predominio en mujeres con el 50.2%; mientras que la mediana de edad general sigue en los 39 años.El estado de Baja California sigue con un aumento sostenido en cuanto a la tasa de incidencia en sus casos activos. En esta ocasión subió a 96.78 contagios por cada 100,000 habitantes en los últimos 14 días; la tasa más alta de la República Mexicana por más del doble que Sonora, entidad que se ubica en el segundo peldaño.Mapa con la tasa de incidencia de casos activos estimados de COVID-19 por entidad de residencia en México (Foto: SSa)La tasa nacional también tuvo un ligero ascenso, al marcar 17.74 casos activos por cada 100,000 habitantes, .65 más que ayer, de acuerdo con el informe que tuvo su último corte este viernes 12 de noviembre a las 9:00 de la mañana, en horario de la Ciudad de México.Este día Baja California también superó a la Ciudad de México como el estado con más casos activos en las últimas dos semanas, al registrar 3,332 contagios confirmados. La capital del país pasó el corte con 3,146 casos activos; sin embargo, debido a su población, la tasa de incidencia apenas alcanzó 36.78 por cada 100,000 personas. Con estos números, la CDMX se ubica como el cuarto estado con mayor tasa de incidencia, superado por Baja California, Sonora (40.75) y Coahuila (39.97), apenas por encima de Guanajuato, quienes marcan 36.53 contagios por cada 100,000 habitantes en los últimos 14 días, de acuerdo con el portal de la Dirección General de Epidemiología. Tasa de incidencia de contagios por cada 100,000 personas en cada una de la entidades de México (Foto: SSa)De acuerdo con el informe técnico diario de la Secretaría de Salud, los 10 estados con mayor cantidad de contagios acumulados son: Ciudad de México (976,879), Estado de México (376,397), Nuevo León (205,313), Guanajuato (192,208), Jalisco (162,153), Tabasco (143,061), Puebla (124,516), Veracruz (123,137), Sonora (114,071) y San Luis Potosí (104,076), quienes suman el 66% de todos los contagios acumulados en el país.A partir del inicio de la contingencia sanitaria, la Ciudad de México es el estado con mayor cantidad de casos acumulados, al sumar 976,347 de contagios. En un segundo peldaño se ubica el Estado de México, con 376,227 casos, seguido por Nuevo León y Guanajuato, quienes suman 205,184 y 191,910 contagios totales, respectivamente.Por otro lado, el grupo de edad con mayor cantidad de casos confirmados en las últimas cinco semanas es el que corresponde al rango de 18 a 29 años; seguido por el grupo de 30 a 39 años. Los de menor incidencia son los grupos de 0 a 17 y 50 a 59 años.Distribución de los casos estimados por grupos de edad y semana epidemiológica del 2021 al 12 de noviembre (Foto: SSa)De acuerdo con el informe técnico de este jueves 11 de noviembre, en la actualidad hay un total de 13,606 defunciones sospechosas de COVID-19, mismas que se encuentran a la espera de resultados clínicos por el SISVER. Se estima una recuperación de 3,202,777 personas desde que comenzó la pandemia.Además, se informó el cambio de semáforo epidemiológico para la tercera semana de noviembre. Finalmente, la Secretaría de Salud informó que a nivel global, en las últimas 24 horas se registraron 7,508 nuevas defunciones y 514,819 casos nuevos confirmados; por lo que el total escala a los 251,788,329 contagios y a 5,077,907 de muertes mundiales desde el comienzo de la contingencia sanitaria.SEGUIR LEYENDO:Semáforo COVID-19 en México: el país se pinta de verde en 31 estados, solo Baja California seguirá en naranjaXóchitl Gálvez pidió la renuncia de López-Gatell: “Es responsable del desastre en materia de salud”REDIM condenó la impugnación del gobierno federal a la orden judicial de vacunar a menores de edad

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Ssa impugna mientras el Senado pide incluir a adolescentes en Política Nacional de Vacunación

Es a través del área jurídica de la Ssa, que la administración federal presentó el recurso de revisión contra la determinación tomada el 7 de octubre, la cual consiste en conceder una suspensión definitiva para que una menor pueda recibir la vacuna contra COVID-19. (Foto: Karina Hernández / Infobae)El pasado 25 de octubre inició la vacunación contra COVID-19 para menores de 12 a 17 años con alguna comorbilidad en la Ciudad de México (CDMX), en este contexto, la Secretaría de Salud (Ssa) impugnó el fallo de Claudia Irene Gámez Galindo, secretaria en funciones de Juez Séptimo de Distrito en el Estado de México, el cual ordena al gobierno federal incluir a adolescentes de este rango de edad en la Política Nacional de Vacunación sin importar su estado de salud.Fue a través del área jurídica de la Ssa, que la administración federal presentó el recurso de revisión contra la determinación tomada el 7 de octubre, la cual consiste en conceder una suspensión definitiva para que una menor pueda recibir la vacuna contra COVID-19.A finales de octubre, Gámez Galindo emplazó a las autoridades federales para que en un lapso de cinco días acataran la orden, el plazo venció la semana pasada. De hecho, la funcionaria advirtió que el gobierno estaría incurriendo en el delito de abuso de autoridad y denunciaría el desacato ante la Fiscalía General de la República (FGR) , esto de no cumplirse el mandamiento judicial.Por ello, el 4 de noviembre la abogada general de la Ssa interpuso un recurso de revisión contra la suspensión definitiva sobre el acto reclamado.Por su parte, el Senado de la República ha pedido al titular de la Ssa, Jorge Alcocer Varela, incluir a menores de edad a partir de los 12 años en la población que recibirá el biológico.Fue así que los senadores solicitaron a la Cámara de Diputados reasignar los recursos presupuestales suficientes para que de esta forma, se adopten los protocolos sanitarios efectivos en las escuelas para evitar contagios. (Foto: EFE/José Pazos)
Fue así que los senadores solicitaron a la Cámara de Diputados reasignar los recursos presupuestales suficientes para que de esta forma, se adopten los protocolos sanitarios efectivos en las escuelas para evitar contagios.Por su parte, la senadora María Guadalupe Saldaña Cisneros puntualizó que en países europeos ya está presenta la cuarta ola de contagios de COVID-19, y aseguró que México no está lejos de vivir la misma situación, por lo que subrayó la importancia de reforzar la vacunación de la población en general sin excluir a menores de edad.Otro de los exhortos de los senadores a la actual administración, es hacer un registro en coordinación con todos los niveles de gobierno, de las niñas, niños y adolescentes en situación de orfandad a causa de la pandemia por Coronavirus.Otro de los exhortos de los senadores a la actual administración, es hacer un registro en coordinación con todos los niveles de gobierno, de las niñas, niños y adolescentes en situación de orfandad a causa de la pandemia por Coronavirus. (Foto: Karina Hernández / Infobae)En este contexto, se estima que el número de menores en esta situación podría ubicarse entre 162 mil a más 185 mil, quienes han sufrido la perdida de sus padres por la enfermedad.Ante esto, fue Kenia López, vicecoordinadora panista quien criticó la inestabilidad de la administración federal que, “con 265 mil niñas y niños en situación de orfandad a consecuencia del pésimo manejo de la pandemia, se atreve a impugnar una orden judicial y se rehúse a vacunar a los menores de edad.Por su parte, Emilio Álvarez Icaza, senador del Grupo Plural aseguró que el recurso de impugnación interpuesto por el gobierno federal, sólo hace ver que “México es el mundo al revés” y lamentó que el presidente, Andrés Manuel López Obrador (AMLO) esté en contra del principio básico del interés superior de los niños.“Infelizmente esto es parte de una práctica sistemática de yerros en la atención a la pandemia. Hacemos un llamado para que la Secretaría de salud retire este absurdo litigio y más bien ocupe sus esfuerzos institucionales en la salud de todas y todos los mexicanos y, en particular, de niños y niñas”Mientras tanto, el SARS-CoV-2 continúa por su paso en México, al cierre de la semana pasada, de acuerdo con el reporte de la SSa, se registraron 1,382 casos confirmados y 60 fatalidades en las últimas 24 horas. De este modo, los casos acumulados confirmados son de 3,826,786, mientras que los decesos llegaron a 289,734.SEGUIR LEYENDO:AMLO, Alcocer y López-Gatell impugnaron orden de incluir a menores en vacunación COVID-19Menores con comorbildades en Edomex: sedes y requisitos para vacunación contra COVID-19Vacunación contra COVID-19 será permanente en la CDMX: Claudia Sheinbaum

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